Il 13 novembre è prevista l’uscita del nuovo disco di Brian Eno per la Universal. Il titolo, Film music 1976 – 2020 lascerebbe pensare a una raccolta di colonne sonore già note. E invece gli estimatori di Brian potranno contare su ben sette inediti da assaporare in opzione doppio ellepì o cd (naturalmente anche in versione digitale). Il precedente lavoro dal titolo simile, Music for film, che in questo momento ho tra le mani, usciva nel lontano 1978, e raccoglieva brani come Aragon, Island Sea, A Measured Room, e il celebre Strange Light, composizioni che non erano tratte da film, ma al contrario si disponevano ad un utilizzo per immagini, esattamente nello spirito della musica d’arredamento di Satie e della sua inevitabile gemmazione in musica ambient: vale a dire disponibile ad ogni utilizzo possibile. Il genio di Eno ha poi, a partire da Berlin Horse, Sebastiane e Devil’s House ha colpito registi e filmakers, al punto da rendere opportuna la nuova raccolta appena pubblicata, questa volta più selettivamente dedicata alle colonne sonore e, in qualche modo, storicizzata.