Cluster di memoria a Casa Morra. “Grafemi 2” di Daniele Lombardi, per il violoncello di Chiara Mallozzi

Recensione di Maresa Galli

Giovedì 1° dicembre 2022 inaugurato l’Archivio Konsequenz – De Simone del Museo Casa Morra, a Napoli, con l’incontro di studio e formazione “Cluster di memoria”, dedicato al ricordo del compositore fiorentino Daniele Lombardi, molto attivo a Napoli, e con “Grafemi 2, per violoncello solo”, esecuzione live di Chiara Mallozzi. Mallozzi ha studiato Violoncello, Musica Elettronica, Composizione e Didattica presso il Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli. Docente, compositrice, musicista, l’artista suona con gruppi sinfonici, orchestrali e da camera con i quali affronta il vasto repertorio dal ‘600 al ‘900. Con il Quartetto Lunaire ha studiato presso la Scuola di Musica di Fiesole nella classe di Musica da Camera del M°Bruno Canino. È fondatrice di puntOorg, di cui è direttore artistico e ha coordinato, insieme a Davide Bizjak e Luigi Maria Sicca “Attashh…al suono degli sguardi”, “gesti da interpretare, nellaper la contemporaneità. Perché il silenzio è tutto, fonte di inquietudine, preziosa occasione per dire”.

Il compositore fiorentino Daniele Lombardi, in una foto inedita di Girolamo De Simone scattata al Teatro della Pergola di Firenze

Al pubblico di Casa Morra regala una vibrante esecuzione dell’interessante lavori per arco di Daniele Lombardi, composto nel 1979. Tra l’ineffabile e l’evocativo, il brano sottende gli attraversamenti di punti invisibili che toccano nel profondo l’anima dell’ascoltatore/spettatore che “entra” nella partitura. Spartito sonoro/visivo, “Grafemi 2, per violoncello solo” trasporta in un altrove la mente, i sensi, nell’impeccabile esecuzione di Chiara Mallozzi che ha triturato la lezione dei maestri classici e contemporanei per raggiungere una brillante cifra stilistica personale. Musica non convenzionale, di sintesi, scaturita dall’elettronica, aleatoria, di momenti, puntillistica, seriale, fluttua con tempi e dinamiche variabili, irresistibili. Stockhausen scrisse, a proposito della musica elettronica, che possiede una purezza e una bellezza indescrivibili, immergendo l’ascoltatore in sensazioni disordinate, come “gocce di pioggia nel sole”. Se la musica rovescia sensazioni e regole, crea nuove espressioni artistiche, è preziosa memoria e futuro, linguaggio poetico capace di sperimentare nuovi orizzonti, di osare raccontare l’indefinito, in un rapporto osmotico tra suoni, rumori e silenzi, antropologia e grafismi – per immaginare ciò che ancora non è stato immaginato. Daniele Lombardi lascia in dono ai posteri composizioni rizomatiche, radici che prenderanno sempre nuove strade sondando direzioni ignote, nuove tessiture intime, delicatissime. 

Maresa Galli

La violoncellista Chiara Mallozzi
Chiara Mallozzi