Al pianoforte per Nanni Balestrini

Con ‘opening’ venerdì primo luglio, alle ore 18,30, si terrà una tre giorni dedicata al poeta-scrittore Nanni Balestrini. “Mille Nanni” il titolo del progetto di Andrea Cortellessa e Giuseppe Morra, a cura di Maria Teresa Carbone, Andrea Cortellessa e Ada Tosatti. Il luogo prescelto, prestigioso, è il Museo d’Arte contemporanea Casa Morra, a Napoli, Salita San Raffaele 20/c (lo splendido palazzo Cassano Ayerbo D’Aragona).

La performance di apertura è affidata a Girolamo De Simone, che proporrà la sua azione pianistica intitolata “Tristano per Nanni”. Sabato, alle ore 12, il pianista Andrea Riccio si esibirà in una originalissima performance in titolata “… Per Nanni… In memoriam Nanni Balestrini” su brani di Cage, Pärt, Ligeti, Cilio… mescolandone le preziose atmosfere a una scelta ragionata, per atmosfera e/o contrasto di brani tratti da Satie, Bach, Scarlatti…
Qui di seguito, il dettaglio dei due imperdibili interventi.

 

Girolamo De Simone (foto di G. Montagano)

La Performance di Girolamo De Simone:  “Tristano per Nanni”
Venerdì 1 luglio – ore 21

Tristano è il primo romanzo di Nanni Balestrini, letto in seno al Gruppo ’63, poi pubblicato nel 1966 da Feltrinelli, in una delle sue possibili declinazioni. Si tratta, infatti, di un lavoro mutante, o meglio permutante, nel senso che i diversi capitoli sono organizzati per nuclei giustapponibili – frasi che possono essere combinate secondo molteplicità, quasi auspicando che il movimento narrativo non sia più “un trasformarsi secondo un ordine lineare di sviluppo, ma un succedersi di presenze”. Il libro s’intitola Tristano, e l’autore ci richiama al motivo di questa scelta (la parola ‘motivo’ è carica di un significato che vi si aggiunge in prospettiva, ha cioè per me il senso indicato da Deleuze e Guattari in Mille piani): una storia d’amore, dove “l’amore è capovolto da come lo si incontra nel Tristano di Wagner: non perdizione, destino, distruzione, schiavitù, ma libertà, scelta. Non intrigo, non drammatico…” [note di copertina del Tristano, Milano 1966]. Eppure, nella lettura – oggi non agile – del romanzo (cui fanno pendant le scritture di John Cage, molte contenute in Silenzio, Wesleyan University Press, 1961 – trad. italianai per Feltrinelli, 1971) la presenza del movimento è evidentissima, dacché la frantumazione di ciò ch’è lineare avviene quasi ad ogni frase, con virtuosismo lessicale, contenutistico, allusivo… Quindi, un ‘dramma’ come movimento è qui ancor vivo, e ci mette  semplicemente davanti a un cambio prospettico: non si tratta della ‘perdizione’ o del ‘destino’ di Wagner – che pur usava per il Tristano la parola “azione” e non “dramma” – ma della vaga circolazione di un senso individuale, assegnato dal lettore alle pagine (‘rivoltabili’, in gergo musicale, in più e più modi), e che nel suo variare porta alla storicizzata affermazione dello smarrimento del soggetto. Un soggetto che si fa plurimo, quindi indistinto, con una disseminazione che ancora non svapora il senso, ma ne richiede, possibilmente, uno trasversale, tra le righe del discorso (uno dei possibili a darsi). Una verità forse personale, confidata dall’Autore a ciascun lettore, nel segreto virtuosistico di una parola che abbisogna di una forzatura organizzativa per tramutarsi in sequenza quasi filmica…

Da tutto ciò l’idea di questa performance, “Tristano per Nanni Balestrini”: riferirmi alla musica di Wagner, prevalentemente al Tristano e Isotta, ma anche alla misteriosa Elegia, che segna in andamento Schmachtend, ossia “Languente”, e che viene riproposta in modo lineare e, subito dopo, senza soluzione di continuità, in forma retrograda; con ovvi miei interventi, aggiunte di senso tattile e sonoro. Così presento mie versioni pianistiche più o meno artefatte del Tristano, utilizzando la divagazione fluxus (con la correlazione tra il suono/nota e la sua durata, ovvero con la determinazione della caduta di ciascun suono in funzione della distanza spaziale da quello che lo precede), ma anche la moltiplicazione ‘minimal’… trasferendo in musica la scrittura di Nanni Balestrini.
Alcune frasi del romanzo vengono inoltre lette durante la performance pianistica: ho ricostruito alcune stringhe di senso per… temi/motivi, procedendo in modo esattamente inverso rispetto a ciò che avviene con la musica. 
Ne consegue un accattivante percorso alternato, a metà tra “suono della parola” (senso possibile e ritrovato) e “suono dello strumento” (senso proposto, poi frantumato), denso di una drammaticità nuova, che intende – forse – recepire l’attuale istanza di SMARRIMENTO, che ormai tutti lega e accomuna. (Girolamo De Simone)

Andrea Riccio

La Performance di Andrea Riccio: “… per Nanni…” 
In memoriam Nanni Balestrini (1935-2019)
Sabato, 2 luglio 2022, ore 12

 Andrea Riccio, pianista qualificato dal quotidiano “il Roma” come “…un vero virtuoso del pianoforte…”, e dalla rivista musicale “Konsequenz” come musicista di “straordinaria lucidità interpretativa, che unisce una tecnica solida e robusta ad un suono limpido e pulito”, suona regolarmente in sedi di prestigio come il Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Ristori di Verona, Villa Pignatelli di Napoli, Auditorium Amedeo di Savoia di Roma, Regio Conservatorio di Napoli, Mozarteum di Salisburgo, Villa Lysis di Capri, Chiesa Luterana di Napoli, Belvedere di San Leucio di Caserta, Chiesa di San Vittoria de L’Aquila, Villa Vicina di Salisburgo, Teatro Galleria Toledo e Museo Hermann Nitsch di Napoli.                                  
Suona in qualità di solista con l’Orchestra “CDM” di Tivoli il concerto k.415 di W.A. Mozart in doppio appuntamento nel centro Italia.                                                                                                                                                                                                    
Sempre alla ricerca di nuovi orizzonti, con un repertorio che spazia dalla musica barocca alla musica d’avanguardia, si dedica anche alla scoperta e alla diffusione della musica contemporanea, anche collaborando con Marino Formenti e l’Ensemble Neue Musik di Salisburgo. Partecipa alla realizzazione della collana di risonanza nazionale ed internazionale “Approdi, avanguardie musicali a Napoli” edita da “Konsequenz”, registrando brani contemporanei di autori napoletani, solistici e di musica da camera.      
È vincitore di concorsi internazionali, tra cui: ‘Ischia International Piano Competition’ di Napoli, ‘Piana del Cavaliere International Piano Competition’ di Carsoli,  ‘Premio Nicola di Stefano’ di Barletta, ‘Don Enrico Smaldone Piano Competition’ di Salerno; Top Prize Winner e “Premio Franz Liszt 2019” al “Italian Republic Piano Competition” di Viterbo, per essersi distinto nella migliore esecuzione del compositore ungherese. È stato finalista dello “Steinway Piano Competition” in Italia.
Nato a Napoli nel 2001, Andrea Riccio ha iniziato gli studi a 10 anni con Dario Candela e Girolamo de Simone, e a 18 anni consegue il Triennio Ordinamentale Summa cum Laude dal Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Attualmente segue il corso di Master of Arts in Piano Performance al Mozarteum di Salisburgo sotto la guida di Cordelia Höfer-Teutsch. Ha seguito le masterclass di Pasquale Iannone (Conservatorio di Bari), Antoinette Van Zabner (MdW), Yves Henry (Conservatoire de Paris). 

I brani in programma (sabato 2 luglio)

Arvo Pärt: Variationen zur Gesundung von Arinuschka
Domenico Scarlatti: Sonata k. 87
Luciano Cilio: Terzo quadro, dai “Dialoghi del presente”
György Ligeti: Musica ricercata no. 6
György Kurtág: Fugitive Thoughts about the Alberti bass
Brian Eno: Blonde (trascr. Andrea Riccio)
Claude Debussy: Étude pour les arpèges composés
Morton Feldman: Nature piece no. 5
György Ligeti: Musica ricercata no. 8
John Cage: Dream
Johann Sebastian Bach: Arioso, dal “Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo”
Brian Eno: By this river (trascr. Andrea Riccio)
Morton Feldman: Nature piece no. 4
Erik Satie: Gnossienne no. 1
Philipp Glass: Opening, da “Glassworks”

“Mille Nanni”, Un progetto di Andrea Cortellessa e Giuseppe Morra